Il progetto architettonico, fusione tra innovazione e raffinatezza, si inserisce con discreta maestria in un contesto residenziale uniforme e ripetitivo, emergendo come un’eccellente espressione di eleganza. La sua singolare forza estetica si manifesta attraverso la stratificazione di due volumi attentamente sfalsati, un gioco di forme in cui un elemento d’ingresso più basso si erge con grazia, conferendo al complesso una vibrante dinamicità e un inedito senso di movimento. La presenza scenografica della piscina a sfioro, estendendosi sinuosamente fino al perimetro della proprietà, non solo completa il disegno con armoniose geometrie, ma ne incarna l’anima, creando una connessione fluida tra l’architettura e il paesaggio circostante.
La residenza, concepita principalmente come rifugio estivo, si struttura attraverso una sequenza di spazi magistralmente orchestrati, rispecchiando la volontà di dissolvere i confini tra gli ambienti interni ed esterni senza soluzione di continuità. Questa concezione architettonica, permeata da un’attenta cura per i dettagli, si traduce in un’esperienza abitativa unica, dove l’interconnessione tra gli spazi interni ed esterni non è soltanto un aspetto estetico, ma una filosofia di vita.
Linee pulite disegnano questa architettura, così InOut si con-fonde in una nuova definizione di abitare.
Questo principio non è solo una mera dichiarazione stilistica, ma riflette l’idea fondamentale che ha guidato la progettazione: lasciare che gli spazi interni ed esterni si fondono in una continuità perfetta, rendendo la villa non solo un luogo di residenza, ma un’esperienza dinamica e sinuosa, dove la transizione tra gli ambienti diventa un racconto fluido di vita e design. In questo modo, il nome stesso della residenza diventa un tributo alla volontà di creare una fusione armoniosa tra il vivere all’interno e la bellezza incontaminata del paesaggio esterno.
Foto: Fernando Guerra